Le prime notizie sulla cappella di S. Bernardo Abate ovvero di Chiaravalle, (1090-1153) risalgono al 1633 e ci vengono tramandate dalle opere di un frate cappuccino, padre Francesco da Mondovì, della Missione di Verzuolo .
Sappiamo che la cappella venne costruita a spese degli abitanti del luogo: “… e da essi stessi a sua volta riparata, ampliata e mantenuta al fine di potere avere abitualmente un Sacerdote che loro somministrasse i soccorsi spirituali, ed istruisse i loro figli nel catechismo e nei principi elementari della lingua italiana …”.
La cappella in stile barocco conserva tutt’ora nella sua struttura, la torre campanaria e la camera che anticamente ospitava la prima cappella.
L’11 agosto 1857, in un documento di riparto, quarantasei famiglie in regione S. Bernardo, pari a circa 350 abitanti danno una retribuzione al nuovo cappellano di lire 270 all’anno. A fine Ottocento venne costruita a lato della cappella, la scuola elementare, con unica classe mista, attiva fino ai primi anni ‘60 del secolo scorso.
Nel 1994, due ritrovamenti da lavori di scavo nei pressi della cappella, documentavano la presenza in epoca romana anche sulla collina di Verzuolo: alcuni embrici, uno dei quali marchiato “Lapon” e una “fistula” acquaria (tubazione romana in coccio), attualmente custoditi all’interno dell’abitazione.
Fonti:
“Chiese, Cappelle e Piloni di VERZUOLO e del suo territorio”, Riccardo Baldi, 2023 CE.
“La Collina di Verzuolo Storia di Uomini e Fatti”, Riccardo Baldi, 2014 VI