Come l’affresco in via Castello, anche quello di Falicetto è di origine popolare e si trova in una lunetta posta sul portale barocco di una cascina. Esso presenta un'iconografia inconsueta: in un paesaggio che ha sullo sfondo le Alpi e il Monviso, la Sindone, disposta trasversalmente, è presentata dalla Vergine e sostenuta da un angelo in cielo e da un altro in terra, quasi a significare il legame fra terra e cielo. A sinistra nella raffigurazione, inginocchiato in adorazione, si trova san Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa che, con la sua appassionata opera di predicatore e di scrittore, aveva cercato di convertire gli eretici calvinisti. La Sindone, cui il santo era molto devoto, può infatti essere considerata un'immagine simbolica della vittoria del cattolicesimo sull'eresia protestante, vessillo della Controriforma che i Savoia costituirono per la loro politica di oppressione sui Riformati. L’affresco può essere fatto risalire alla fine del 1600 ed è stato ridipinto nel 1962.