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Chiesa di Santa Cristina

Chiesa di Santa Cristina

Da un importante documento, riguardante il testamento di Galeazzo di Saluzzo, veniamo a conoscenza della più antica testimonianza che certifica la presenza sulla collina di Verzuolo della Chiesa di Santa Cristina dal 1367.

Il documento è importantissimo, perché, oltre a smantellare le precedenti ipotesi sulla costruzione della cappella di S. Cristina in periodi più recenti, attribuendola ad Aimone Tapparelli nato circa centotrent’anni più tardi, viene riportato chiaramente l’esistenza di una “Chiesa”, che sicuramente esisteva già da alcuni decenni.

Il 13 marzo 1536, il marchese Francesco di Saluzzo concesse a frate Paolo Turco dell'ordine di San Domenico del convento di Saluzzo l'oratorio di Santa Cristina.

Non esiste un documento che ci dica esattamente quando vennero costruiti la nuova chiesa di Santa Cristina e il convento, quello che tutt’ora vediamo, la costruzione stessa, il materiale usato, e la documentazione storica sono tutti elementi che ci indicano quasi con certezza che il complesso religioso di S. Cristina venne costruito o da poco iniziato tra il 1541, anno in cui i Domenicani la ricevettero in dono dal Marchese di Saluzzo Gabriele e, il periodo in cui questo vescovo “Domenicano” resse la diocesi di Saluzzo, cioè tra il 1568 e il 1581, sullo stesso sito dove esisteva già una cappella, come abbiamo visto, documentata dal 1367.

Nel 1853 venne costruito il campanile; nel 1858 venne aperta una nicchia nel campanile per “riporre la statua di marmo raffigurante S. Cristina..” come riporta il Registro dei Conti di S. Cristina 1831-1873. La statua venne trasferita nel 1980 da don Pansa alla nuova Parrocchiale dei SS. Filippo e Giacomo, restaurata e interpretata (senza alcun documento) come una “Madonna”, anziché come S. Cristina.

La salubrità dell'aria e la ricchezza di acque purissime hanno reso la collina di Santa Cristina nei primi decenni di questo secolo, frequentato luogo di vacanza. Fin dai tempi antichi la festa annuale in onore della Santa attirava sul colle grande concorso di folla, che trascorreva l'intera giornata nei boschi e presso le sorgenti circostanti, allora tutte fruibili (fontana del piazzale, fontana dei Frati, fontane di pian dell'Orso).

Fonti:

“Chiese, Cappelle e Piloni di VERZUOLO e del suo territorio”, Riccardo Baldi, 2023 CE.

“S. Cristina di Verzuolo da convento Domenicano a cappella camnpestre”, Riccardo Baldi, 2017 VI.