Villanovetta si riconosce in una leggenda che ha come protagonista un personaggio celeberrimo – Griselda – del quale si sono occupati due grandi della letteratura italiana: Giovanni Boccaccio (1313-75) che le dedicò l’ultima novella del Decameron e Francesco Petrarca (1304-75) che successivamente la riscrisse in lingua latina.
Tale personaggio ha avuto ed ha così tanta influenza sull'immaginario collettivo della comunità locale da indurla a dare il suo nome alla via principale e ad intitolarle un'associazione che ha prodotto negli ultimi decenni un caleidoscopio di attività, ricerche, incontri e manifestazioni che intrecciando fili di storia attorno al gioco della fantasia hanno coinvolto l'intero paese. È evidente che il contenuto di una novella non può essere assunto di per sé come documento storico e d'altra parte la “Villa” o “Villetta” vicino a Saluzzo di cui in essa si parla non dimostra che il teatro dell'improbabile vicenda del Marchese e della Contadina sia stato proprio Villanovetta. Ma non è questo l'importante. Ciò che conta è che l'intero paese ha voluto appropriarsi della novella ed identificarsi nella fiaba, manifestando così il suo desiderio di avere determinate radici. Griselda è povera, fiera, onesta, paziente, alla fine vincente. È scegliendo Griselda che la comunità si è scelta la sua identità storica e rivivendola si descrive come desidererebbe essere, con un'efficacia sintetica che nessun trattato sociologico potrebbe eguagliare.
Nel 2002 l’Associazione “Amici di Griselda” ha saputo valorizzare l’eroina attraverso una serie di illustrazioni, capaci di mettere in rilievo gli aspetti salienti della vicenda che la vide, suo malgrado, protagonista. La via più antica di Villanovetta, una volta detta via Soprana, si è trasformata così, con le irregolarità tipiche con cui il tempo modella gli spazi tra le case e le abitudini del vivere, in una sorta di museo all’aperto. I pannelli su cui sono riprodotte le immagini sono addossati alle pareti delle abitazioni prospicienti la via cui è dedicata la leggenda che vogliono raccontare, facendone una galleria espositiva ammirabile e fruibile da tutti, nella speranza di suscitare la curiosità e la riflessione tra quanti attraversano il piccolo borgo.
Si è così inteso rievocare visivamente la leggenda della “povera” Griselda, mediante dieci opere che ne illustrano le vicissitudini di alterna fortuna, che sempre la videro caparbiamente paziente. Nella narrazione si sono cimentati artisti affermati: allievi delle Accademie di Belle Arti di Brera (Milano) ed Albertina (Torino), a cui si sono aggiunti pittori ed illustratori di formazione pubblicitaria altrettanto bravi ed apprezzati.
Bibliografia
- ACV A CURA DI, Verzuolo percorsi di arte e storia, Cavallermaggiore (CN), Gribaudo Editore, 1991
- ASS.NE “AMICI DI GRISELDA” A CURA DI, Villanovetta colori per Griselda, Piasco (CN), Technograf, 2002